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Laboratorio Creativo

Progetto Riabilitazione realizza diversi laboratori artistici

dove i ragazzi possono imparare ad esprimersi e socializzare attraverso lo studio e applicazione delle arti creative.

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Creare Riabilita

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Anche l’Italia sta cominciando a rivolgere il suo interesse all’interazione tra l’arte e le neuroscienze, un campo di studi che punta l’attenzione sulla percezione e sulla modalità di fruizione dello spettatore, piuttosto che sul contenuto dell’opera in sé. La ricerca, tuttavia, può sfociare anche nell’ambito terapeutico, intervenendo su disturbi psicologici e cognitivi con modalità che solo recentemente sono state prese in considerazione.

“Definire l’autismo si sta rivelando un’operazione sempre più complessa. Più che parlare di autismo al singolare parliamo di autismi, o di spettro autistico, per indicare la varietà dei quadri che ne fanno parte. La costante di questa complessa condizione umana è la difficoltà a comunicare e a interagire con gli altri”. Gli effetti sono un profondo disagio non solo psicologico, ma anche sociale, per la difficoltà a raggiungere un’autonomia sufficiente a integrarsi in famiglia, a scuola e in ogni tipo di ambiente. “Occorre intervenire con una pluralità di iniziative sul piano riabilitativo, psicoterapeutico e psicopedagogico, che rispondano non solo alle esigenze del bambino ma anche alle sue fondamentali relazioni nel nucleo familiare. I soggetti che rientrano nello spettro autistico pongono una serie di domande a chi si prende cura di loro; li obbligano a mettersi in gioco per ricostruire una trama di relazioni fragili, spesso sfilacciate, ma non per questo prive di significato”.( Autismo: un futuro nell’arte, Binetti)

È qui che entra in gioco il ruolo dell’arte. In che modo? “L’arte intesa come un linguaggio composito fatto di luci e di colori, di suoni e di forme, di gesti e di parole offre una gamma infinita di linguaggi alternativi a quella che a tutti gli effetti è la nostra comunicazione verbale abituale, sistematica e ben strutturata, razionalmente articolata”,

“I bambini dello spettro autistico creano la loro neo-lingua utilizzando tutti gli strumenti di cui dispongono, cercando di farsi capire. Vogliono comunicare, anche quando non sanno farlo; e la scelta di un colore, il cromatismo prevalente di certe tavole, la sintesi prepotente di un segno con cui raffigurano forme altamente significative, per loro sono vere e proprie forme di linguaggio. Utilizzano gli strumenti della pittura, della musica, e lo fanno con livelli di competenza molto diversi tra di loro, ma mostrando di essere sempre alla ricerca di un canale attraverso il quale l’intensità delle loro emozioni, non di rado travagliate, possa prendere forma”.  Un altro aspetto fondamentale è la possibilità di usare l’arte di come strumento per capire se stessi e, allo stesso tempo, mettere ordine nel groviglio delle emozioni. “In questo senso laboratori e atelier di pittura sono luoghi ad alta densità comunicativa”, “in cui accanto al bambino che produce i suoi disegni c’è un adulto che guarda, apprezza e rinforza il messaggio, senza sottrarsi al mistero che ognuno di questi fogli trasmette. C’è sempre qualcosa di nuovo che si scopre e qualcosa che resta incompreso. L’arte è anche questo; contemplazione di un mistero in cui in parte ci riconosciamo e in parte ci sfugge. In questa dialettica il dialogo si snoda in modo sempre più limpido, purché resti sempre rispettoso di chi è l’altro e non pretenda di inquadralo in una classificazione sterile e anonima”.

L’Arte Terapia è definita dalla British Association of Art Therapists come “ una forma di psicoterapia che usa l’arte come modalità primaria di espressione e comunicazione. Non è necessario avere esperienze o abilità specifiche. Obiettivo è di rendere il paziente capace di cambiare e di crescere a livello personale attraverso l’uso di materiali artistici in un ambiente confortevole” (British Association of Art Therapists, 2015) laddove “ una integrazione tra salute mentale e professionisti arricchisce la vita degli individui, famiglie e comunità attraverso attività, processo creativo e esperienza umana” (American Art Therapy Association, 2018)

L’Arte terapia è una forma di espressione che apre la porta alla comunicazione senza interazione verbale. Recentemente uno studio (Jalambadani, 2020) che ha visto la partecipazione di 40 bambini ASD nella painting Therapy  ha mostrato un significativo miglioramento nelle interazioni sociali, nei comportamenti adattativi e nelle emozioni. Evans and Dubowski (2001) ritengono che  creare immagini sulla carta possano aiutare i bambini ad esprimere le loro immagini interne, stimolando la loro immaginazione e il pensiero astratto. Dipingere può anche aiutare  ad esprimere emozioni negative, portare emozioni positive e aumentare l’auto consapevolezza.

E’ su queste considerazioni che come associazione abbiamo attivato un Laboratorio Colore, condotto dalla artista Patrizia Bigarella, con la presenza della neuropsichiatra infantile, due educatori professionali e una volontaria : strutturato in due gruppi di età omogenea( 5-8 anni) e adolescenti (12-15 anni).

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